C come CONTATTO

Secondo la lettura della Gestalt le persone sono esseri esperienziali e
relazionali che si nutrono e crescono nel contatto con l’ambiente, al
confine con esso, facendone parte.

Parliamo di confine di contatto come il luogo dove emerge l’esperienza,
dove si co-costruisce l’equilibrio fra sé e il mondo, lo spazio fluttuante in
cui avviene l’esperienza di crescita.

Cos’è il contatto dunque? E’ l’incontro con una novità esperienziale, è il
nostro muoverci consapevolmente per assimilarla o, anche, per rifiutarla.
E’ un processo di crescita e autenticità.

E il ciclo di contatto è la sequenza graduale delle percezioni, dei
sentimenti, le emozioni, i movimenti e le azioni che ascoltiamo, viviamo e
agiamo nel flusso dell’esperienza d’incontro con una novità.

Il contatto è la possibilità di assimilare l’esperienza in una crescita. Ciò
può avvenire in modo spontaneo e creativo, oppure può incagliarsi in
impreviste difficoltà, ansie o paure che modulano o anche interrompono
l’esperienza di contatto lasciando aperte situazioni – gestalt – che avranno
bisogno di emergere nuovamente come figure, da un nuovo sfondo più
fertile e nutrito.