Giovanni Rossetti
Farmacista, Professional Counselor in Gestalt e Psicosintesi, iscritto al Registro Italiano dei Counselor di AssoCounseling n. A1756. Vicepresidente e socio fondatore dell’Associazione Scuola Gestalt Borgomanero
Titoli di studio
Laureato in Farmacia nel 1988
Corso di formazione in Counseling Psicosintetico presso la Scuola Superiore di Counseling di Torino
Specializzato in Gestalt Counseling presso SGT Scuola Gestalt Torino
Corso di formazione in Costellazioni Familiari presso Istituto Nemeton
Attività
Fondatore di Philoyoga®
Anusara® yoga e Meditazione
Costellazioni Familiari Philoyoga®
Iridologia, Naturopatia, Fitoterapia, Omeopatia, Radionica
Massaggio Californiano
Counseling individuale
Counseling di coppia
“C’è una crepa in ogni cosa ed è da lì che entra la luce”
Leonard Cohen
Che cosa è Il Counseling?
Il counseling è un’attività professionale, basata su abilità comunicative e relazionali.
L’intervento di counseling è mirato a evidenziare e sostenere le risorse individuali ed a promuovere le competenze interpersonali, per costruire relazioni feconde e costruttive con l’ambiente di vita personale e professionale e raggiungere gli obiettivi individuali e di gruppo secondo espressioni libere e creative.
Il Gestalt Counseling: ha radici nella filosofia esistenziale e fenomenologica e nella teoria della Gestalt, ma non appartiene né alla filosofia né alla psicologia, bensì all’arte dello stare in relazione. Il lavoro di un Gestalt Counselor è facilitare la consapevolezza del cliente, sostenendolo a dare un nome alla sua esperienza e a trovare le proprie soluzioni creative. La dimensione temporale è quella del qui ed ora. Ciò che conta non è la causa passata o l’interpretazione del vissuto, ma il “come”, il modo in cui il fenomeno si presenta, senza pregiudizi né aspettative, nella sua sensorialità immediata. Centrale diventa la capacità di stare in contatto con gli altri, di percepire i propri reali bisogni e i modi per soddisfarli. Il cliente può così scoprire che la creatività è l’arte di uscire dal “probabile” per entrare nel “possibile”.