Fabrizio De Milato
Gestalt Counselor
Titoli di studio
Specializzato in Gestalt Counseling presso la Scuola Gestalt SGT di Torino
Attività
Gestalt counselor formato presso la scuola gestalt counseling di Torino (SGT). Ho frequentato il quarto anno
di specializzazione e attualmente ricopro il ruolo di tutor presso lo stesso istituto.
Docente nella scuola primaria, propongo negli istituti scolastici laboratori di carattere esperienziale rivolti a
studenti e insegnanti che sostengono lo stare in gruppo in maniera costruttiva e il contrasto ad alcune
modalità quali bullismo, cyber bullismo e revenge porn. Ho tenuto incontri di gruppo e colloqui d’ascolto in
collaborazione con la scuola Holden di Torino.
Partendo dalla mia esperienza ho dedicato il mio lavoro a tematiche maschili, in primis la paternità e il
contrasto alla violenza di genere, collaborando con la Giustizia Minorile e associazioni come Il Cerchio degli
Uomini e il Melograno di Verona come operatore, formatore e conduttore di gruppi.
Appassionato di yoga – che ho anche insegnato – ho seguito formazioni specifiche sul body working e sulla
sessualità come esperienza relazionale.
“Vivete una vita in cui potete riconoscervi!” T. Terzani
Che cosa è Il Counseling?
Il counseling è un’attività professionale, basata su abilità comunicative e relazionali.
L’intervento di counseling è mirato a evidenziare e sostenere le risorse individuali ed a promuovere le competenze interpersonali, per costruire relazioni feconde e costruttive con l’ambiente di vita personale e professionale e raggiungere gli obiettivi individuali e di gruppo secondo espressioni libere e creative.
Il Gestalt Counseling: ha radici nella filosofia esistenziale e fenomenologica e nella teoria della Gestalt, ma non appartiene né alla filosofia né alla psicologia, bensì all’arte dello stare in relazione. Il lavoro di un Gestalt Counselor è facilitare la consapevolezza del cliente, sostenendolo a dare un nome alla sua esperienza e a trovare le proprie soluzioni creative. La dimensione temporale è quella del qui ed ora. Ciò che conta non è la causa passata o l’interpretazione del vissuto, ma il “come”, il modo in cui il fenomeno si presenta, senza pregiudizi né aspettative, nella sua sensorialità immediata. Centrale diventa la capacità di stare in contatto con gli altri, di percepire i propri reali bisogni e i modi per soddisfarli. Il cliente può così scoprire che la creatività è l’arte di uscire dal “probabile” per entrare nel “possibile”.